Hai mai osservato la Luna con un telescopio? Sembra solo bianca con qualche macchia scura, ma ti sorprenderai della quantità di crateri, catene montuose e vallate che caratterizzano la sua superficie! E le stelle? Sai che guardate con un telescopio si vedono colorate? Per non parlare della bellezza di scrigni di scintillanti gioielli come gli ammassi stellari o i tenui veli gassosi delle nebulose e delle galassie… Vieni a scoprirlo in una serata astronomica!
La Via Lattea è lo scrigno di stelle che racchiude tutti gli astri della nostra galassia, anzi, è la nostra Galassia! E anzi il termine “galassia” nasce proprio dal nome “Galassia” del grande sistema stellare in cui ci troviamo. L’origine del termine “via lattea” è invece legato alla mitologia greca, ma questa è un’altra storia… All’interno di questo immenso scrigno di stelle si trovano numerosi splendidi oggetti celesti, come gli ammassi stellari aperti, di cui le Pleiadi nella costellazione del Toro sono sicuramente l’esempio più bello con la loro evanescente nebulosità azzurra di gas ionizzati, o l’ammasso aperto doppio nella costellazione del Perseo o quello del Presepe nella costellazione del Cancro (che per altro non è altro che un granchio, un personaggio minore in una delle fatiche di Ercole).
Se gli ammassi stellari risultano facilmente visibili anche con un modesto telescopio più effimere sono le nebulose gassose, come la bellissima Grande Nebulosa di Orione, una immensa nursery stellare in cui nascono le stelle a partire dal gas di idrogeno e altri elementi chimici di cui è costituita. Attenzione però! Non possiamo aspettarci di vedere i magnifici colori delle nebulose: per quanto grande possa essere un telescopio, anche utilizzando uno dei telescopio più grandi del pianeta di metri e metri di diametro, le nebulose non mostreranno mai all’occhio umano i loro colori. Perché? Semplicemente perché l’occhio non è abbastanza sensibile per rivelarli e quindi le vede in bianco e nero con al massimo delle tonalità di grigio! Al contrari i sensori digitali (e un tempo le pellicole fotografiche) riescono a catturare i delicati colori e a mostrarci il vero aspetto di questi effimeri oggetti celesti. Ciò nonostante si tratta di formazioni affascinanti e di grande interesse fra i cui veli si nascondono i processi fisici che portano alla formazione delle stelle e dei sistemi planetario, proprio come il Sole e il nostro Sistema Solare.
Sempre utilizzando dei modesti telescopi si possono osservare altre galassie poste ben al di fuori della nostra. Si tratta di oggetti spesso deboli e molto evanescenti, ma il loro fascino sta nel fatto di poter osservare mondi simili alla nostra galassia che distano decine o centinaia di milioni di anni luce! La Galassia ha un diametro di circa 100.000 anni luce, il che significa che la luce per percorrerla da un lato all’altro impiega 100.000 anni e gli ammassi stellari o le nebulose che si trovano al suo interno distano centinaia o migliaia di anni luce. Ma guardare attraverso un telescopio una galassia distante 65 milioni di anni luce significa guardare indietro nel tempo di 65 milioni di anni, dato che la luce che vediamo ora è partita da lì 65 milioni di anni fa! Quindi ora la vediamo come era 65 milioni di anni fa e, viceversa, se qualcuno potesse osservare da lì la Terra la vedrebbe come era anche essa 65 milioni di anni fa, ovvero al momento dell’estinzione dei dinosauri nel Cretaceo! E anche in questo sta il fascino di osservare il cielo stellato: significa guardare indietro nel tempo!
E la Luna? Come si vede vista al telescopio? E’ splendida! Una variegata superficie fatta di vaste pianure costellate di crateri da impatto di meteoriti larghi anche centinaia di chilometri e catene montuose alte più di 2000 metri, chiare linee dovute alla ricaduta del materiale roccioso e della regolite lunare a seguito di impatti meteorici, profondi canyon e crateri scuri o chiari a seconda dell’illuminazione del Sole. Osservare la Luna al telescopio è un’esperienza indimenticabile e riconoscere i vari crateri a cui sono stati dati nomi di astronomi e scienziati può anche essere un gioco divertente per grandi e piccini!
E poi ci sono i pianeti più luminosi e vistosi, dei quali sì che possiamo vedere addirittura i colori! Saturno ci lascerà a bocca aperta con il suo colore giallo e i suoi anelli di ghiaccio che circondano il pianeta come una luminosa aureola; di Giove vedremo bene le due fasce orizzontali e la Grande Macchia Rossa, ma soprattutto le quattro lune Galileiane Europa, Ganimede, Io e Callisto; Marte ci colpirà con il suo vivido colore arancione e rossastro, magari mostrando le bianche calotte polari ghiacciate a seconda della stagione marziana e alcune zone più chiare e scure. Naturalmente i pianeti non sono sempre visibili, dipende dalla posizione reciproca rispetto alla Terra, per cui a volte li si potrà osservare di notte, a volte al tramonto e a volte all’alba.
Osservare il cielo stellato o la Luna o i pianeti con un telescopio è un’esperienza che tutti dovrebbero fare, per conoscere l’immensità dell’Universo e della Natura, perché anche il cielo stellato fa parte della Natura al pari di un animale o di una pianta. Provate e non lo dimenticherete!
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